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SULLE ORME DI SAN PIO X

8 - VENEZIA TRA FINE OTTOCENTO E PRIMO NOVECENTO

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Sintetizzare in breve l'opera di papa Sarto è impossibile. Si riportano solo gli atti fondamentali del suo pontificato.

19 marzo 1904 - Motu proprio "Arduum sane munus" per la codificazione del diritto Canonico.

15 aprile 1905 - Enciclica "Acerbo nimis" sull'insegnamento della dottrina cristiana.

11 giugno 1905 - Enciclica "Il fermo proposito" sui cattolici e la vita pubblica.

20 dicembre 1905 - Decreto sulla comunione frequente.

11 febbraio 1906 - Enciclica "Vehementer nos" sugli attacchi alla chiesa in Francia.

25 febbraio 1906- Consacrazione di 14 nuovi vescovi francesi nella Basilica di San Pietro.

28 luglio 1906 - Enciclica "Pieni l'animo" su disciplina e riforma del clero.

10 agosto 1906 - Enciclica "Gravissimo officii munere" sulla legge francese per le associazioni cultuali.

15 settembre 1906 - Decreto "Romana et aliarum" sulla comunione per i fanciulli.

10 maggio 1907 - Fondazione dell'Istituto Biblico a Roma.

4 luglio 1907 - Decreto "Lamentabili" di condanna per alcune proposizioni moderniste.

8 settembre 1907 - Enciclica "Pascendi dominici gregis" sul modernismo.

29 giugno 1908 - Costituzione "Sapienti consilio" per la riforma della curia romana.

1 ottobre 1908 - Istituito il notiziario ufficiale vaticano "Acta apostolicae sedis".

21 aprile 1909 - Enciclica "Communium rerum" per il centenario di Sant'Anselmo.

I maggio 1910 - Enciclica "Editae saepe" per il centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo.

8 agosto 1911 - Decreto "Quam singulari" per la prima comunione ai fanciulli.

1 novembre 1911 - Costituzione "Divino afflatu" per la riforma del breviario.

7 giugno 1912 - Enciclica "Lacrimabili statu" sulle condizioni degli "Indios" nell'America Latina.

2 agosto 1914 - Esortazione "Ad universos orbis catholicos", in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale.

La giornata di Pio X era molto intensa, come era sua abitudine fin dai tempi di Tombolo e di Salzano. Essa iniziava molto presto, prima delle 5: pregava in camera sua, alle 6 celebrava la S. Messa e poi partecipava a quella del suo cappellano segreto. Dopo colazione, alle 8 era nella biblioteca privata: riceveva il card. Merry del Val per la relazione, e poi i capi dei dicasteri, secondo il loro turno. Seguivano le udienze fino alle 13 ed il pranzo. Si concedeva un'ora di riposo ed una passeggiata nei giardini. Riprendeva il lavoro nel tardo pomeriggio, dalle 17 alle 21. A quest'ora c'era la cena, leggeva un po' i giornali, recitava il rosario. In camera sua, prima del riposo notturno, curava il supplemento di lavoro.

Il pontificato di Pio X viene giudicato come "religioso" e non come "politico", per l'accento posto su questioni riguardanti la fede, piuttosto che su quelle più strettamente concernenti i fatti politici: tuttavia portò all'attenuazione del "non expedit" fin dal 1904, permettendo ai cattolici di partecipare alle elezioni in alcuni casi, come candidati e come elettori, e acconsentì che si giungesse ad un'intesa su scala nazionale (Patto Gentiloni, 1913) in occasione delle prime elezioni a suffragio universale maschile.

Sciolse l'"Opera dei Congressi" che era entrata in una crisi irrisolvibile, lasciando in vita la sezione delle attività sociali.

In campo internazionale è da ricordare il suo intervento contro la politica francese nei riguardi della chiesa e dei suoi beni: scelse di "rinunciare ai beni della chiesa per il bene della chiesa".

S. S. Pio X colla sua corte. Fot. G. Pospisil, Padova

S. S. Pio X colla sua corte. Fot. G. Pospisil, Padova.

L'Incoronazione di S.S. Pio X nella Basilica di S. Pietro. Roma 9 agosto 1903

L'Incoronazione di S.S. Pio X nella Basilica di S. Pietro. Roma 9 agosto 1903

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