SULLE ORME DI SAN PIO X
7 - LA CITTÀ DI MANTOVA NEGLI ANNI DEL VESCOVO SARTO (1884-1893)
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La consacrazione episcopale di G. Sarto ebbe luogo a Roma il 16 novembre 1884. Nell'accomiatarsi dagli amici e dai confratelli di Treviso e di Padova, volle salutare in modo particolare i parrocchiani di Salzano (8 febbraio 1885).
In data 18 marzo 1885, festa del Patrono di Mantova,
S. Anselmo, il nuovo vescovo inviò al clero e al popolo la sua prima lettera
pastorale: parlò della speranza, "il cui emblema, l'ancora, scelse appositamente
nel suo scudo
". L'ingresso solenne nella cattedrale avvenne il 19 aprile 1885.
Si interessò subito del seminario, rimasto chiuso dal 1870
al 1880 per avvenimenti deplorevoli, e riaperto dal suo predecessore, mons.
Berengo: "Bisognava continuare, far prosperare, ingrandire l'opera sua, ed a
questo eccitava mons. Sarto il suo clero
".
Indisse il sinodo diocesano (10 settembre 1888), che a Mantova non veniva celebrato da oltre 200 anni, per sollevare le sorti della diocesi, ingovernabile per alcuni suoi predecessori. Le parrocchie erano 153, alcune erano disertate dai parroci, senza istruzione religiosa, mentre il numero dei battesimi era in continuo calo. Nel seminario alcuni insegnanti avevano abbandonato l'abito, imitando Roberto Ardigò, poi capofila del positivismo italiano.
Si impegnò notevolmente per la musica sacra, l'unica che
potesse echeggiare nelle chiese. A Mantova avvenne l'incontro con Lorenzo Perosi
(Tortona, 1872-Roma, 1956), proveniente dagli studi musicali di Ratisbona: fu
invitato dal Sarto ad accettare il posto che gli veniva offerto dalla fabbriceria
di S. Marco a Venezia. Da Mantova mons. Sarto salutò "con vera compiacenza
"
la nascita del giornale diocesano di Treviso "La vita del popolo" (1892).
Panorama di Mantova. Fot. A. Premi, Mantova.
La Marca, sabato 18 aprile 1885.
Ritratto del Vescovo Sarto
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