I problemi sul tappeto a riguardo di S. Pio X sono molti, sia dal punto di vista liturgico, religioso in senso lato (catechismo, musica, autorità papale, ecc.), che da quello storico-interpretativo. E questo avviene nonostante molti vescovi parlino anche con simpatia di un grande santo della Chiesa che, nonostante il piglio riformista con cui ha affrontato il suo pontificato, sembra relegato in una posizione retroguardista e reazionaria. Certo, non tutto è stato oro colato (specialmente con il Modernismo), ma forse anche i papi successivi, nonostante la loro ieraticità o la loro simpatia (Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II), hanno evidenziato qualche aspetto autoritario (Ernesto Buonaiuti, don Lorenzo Milani, don Primo Mazzolari, Dom Giovanni Franzoni, padre Giulio Girardi, mons. Marcel Lefebvre, Hans Küng, padre Leonardo Boff, ecc.). Ma non tutto è però da buttare, se il vescovo di Padova, mons. Mattiazzo, ha assunto come motto del suo episcopato, la frase "Recapitulare omnia in Christo" (Ef. 1, 10 ), che è la stessa di Pio X, anche se Recapitulare sostituisce Instaurare.
Un altro problema è quello di unificare le feste di San Pio X in una sola. In diocesi di Treviso esistono ben tre date. Il Dies Natalis è il 21 agosto di ogni anno, che sembra poco praticabile per via della stagione estiva (a Riese però richiama oltre 3000 persone per l'annuale processione); 40 anni fa veniva celebrata la prima festa diocesana, con S. Pio X per la prima volta compatrono della diocesi di Treviso assieme a S. Liberale di Altino, il 3 settembre 1957 (vescovo mons. Egidio Negrin); 14 anni fa si ebbe la prima celebrazione della festa esterna di S. Pio X, fissata per il 16 novembre 1985 (anniversario della sua consacrazione episcopale) o nella domenica più vicina a tale data.
Un grosso problema è costituito dai manipoli dei seguaci di mons. Lefebvre, frequentanti nella casetta natale, che lasciano scritte nel libro dei visitatori inneggianti all'operato del loro scismatico fondatore ("Que S. Pie X benisse l'oeuvre de Mgr. Lefebvre"), che di Pio X non ha capito niente e che di Pio X ha sposato non l'aspetto riformista, ma solo quello autoritario, legato al clima della Chiesa del suo tempo, di inizio secolo.
Si tratta poi di aumentare il circuito museale-devozionale riguardante S. Pio X: dalla casa natale e dal museo di Riese, al seminario di Padova, alla chiesa di Tombolo, al museo ed alla chiesa di Salzano, al seminario ed alla cattedrale di Treviso, al seminario ed alla cattedrale di Mantova, al seminario ed alla basilica di S. Marco di Venezia, fino all'altare della Presentazione in San Pietro ed ai Musei Vaticani. Chissà che il Giubileo ci permetta un grande operazione, che è insieme religiosa e culturale insieme.
Ad esempio, questo scopo, Salzano ha in progetto la ristrutturazione radicale e l'ampliamento del locale museo: è una iniziativa doverosa, perché l'ultimo intervento risale al 1971, ed è stato inaugurato dal vescovo di Treviso mons. Antonio Mistrorigo il 21 dicembre 1971. Si prevede l'unione delle sinergie culturali e finanziarie della parrocchia di Salzano, di enti pubblici (comune di Salzano e provincia di Venezia), di iniziative private e conta su un notevole flusso di pellegrini, provenienti principalmente dal Nord e dall'Est europeo. Il "fenomeno piano" è legato ad un culto molto diffuso in tutto il mondo, oltre alle 85 chiese e parrocchie italiane dedicate a S. Pio X, ne esistono numerosissime in Spagna, 65 in Germania, 19 in Canada, 2 in Austria, almeno due in Francia, una in Cechia, in Argentina, in Cile, in Colombia.
Ora occorre, soprattutto come esperantisti cattolici che intendono onorare il proprio patrono universale, prepararci per altre incombenze, perché numerose sono le scadenze fra il 1997 ed il 2014 che riguardano S. Pio X.
Ed il tempo passa presto!
Siccome il lavoro è tanto ed il tempo è poco, proporrei all'UECI e all'IKUE la costituzione libera di un gruppo di esperantisti cattolici e di simpatizzanti, denominato "Amici di San Pio X", con un programma che potrebbe ruotare attorno ai seguenti punti:
Se la proposta va in porto, pregherei i benevoli lettori di scrivermi: il mio indirizzo è Viale della Rimembranza, 18/2 30030 Salzano (Venezia) Italia. Molte grazie!
Quirino Bortolato
ultimo aggiornamento: 14.08.2007