Il dipinto presentava un evidente e grave stato di degrado a causa dell’umidità, che aveva provocato la caduta di alcune piccole aree di colore, di diverse dimensioni, specialmente nella parte centrale. Su di esso c’erano inoltre evidenti depositi di sporcizia dovuta a polvere. Inoltre, tentativi maldestri di restauro e ritocchi occasionali avevano alterato i colori originari ed aumentato i difetti. La cornice, certamente dello stesso periodo ed in origine ricoperta di foglia d’oro, presentava ampie superfici mancanti, mascherate con porporina dorata e ricoperte di polvere dal tempo.
RESTAURO DEL DIPINTO
Smontaggio della tela.
Protezione del dipinto con carta di riso, velinatura con colla vegetale e animale.
Fissazione e foderatura di rinforzo della tela con colla a base di farina di lino e di fa-rina di frumento, con integrazione di colletta con battericida.
Pulitura integrale con bisturi e pennelli.
Rimozione delle polveri sedimentate con solventi adeguati (dimetilformammide ed essenza di trementina).
Stuccatura delle lacune visibili presenti.
Integrazione di esse con colore a punteggiatura, con tecnica colori a vernice.
Verniciatura del dipinto a restauro ultimato (con vernice retouché e mat nebulizzata).
Restauro del telaio originario o sua eventuale sostituzione con uno nuovo, con tecnica a morso di espansione.
RESTAURO DELLA CORNICE
Consolidamento della superficie dorata.
Consolidamento strutturale della cornice.
Rimozione delle polveri sedimentate con solventi adeguati.
Stuccatura delle lacune presenti.
Ricostruzione delle parti in rilievo di decorazione deteriorate.
Integrazione della superficie dorata con colore in oro.