La Vita del Popolo - domenica 6 settembre 1998
Le impalcature, la rete arancione di protezione, i furgoni degli operai: il cantiere è aperto. Martedì 1° settembre a Salzano hanno preso il via i lavori di ristrutturazione e ampliamento del museo di san Pio X. Un'idea nata due anni fa sull'onda dei progetti per il Giubileo e che ora sta per realizzarsi. Costruito nel 1951 all'interno della chiesa e ristrutturato nel '71, il museo non era più visitabile: l'umidità, i segni del tempo, lo spazio limitato, hanno impedito negli ultimi anni a salzanesi e visitatori di ammirare preziosi paramenti liturgici, suppellettili sacre, oggetti usati da un giovane Giuseppe Sarto, parroco a Salzano dal 1867 al 1875, o donati dallo stesso Sarto, divenuto Papa col nome di Pio X, alla "sua parrocchia". Il progetto, curato dall'architetto Mauro Zamengo, prevede di ricavare tre piani per esposizioni e audiovisivi. I lavori sono finanziati in gran parte con i fondi per il Giubileo (482 milioni su 590 totali), ma il progetto ha trovato anche sponsor privati e si attendono ulteriori aiuti per il restauro degli oggetti e degli arredi. Nel frattempo i volontari sono numerosi, giovani e meno giovani, pronti ad organizzare (con successo) una mostra fotografica o a vuotare le stanze polverose. Un'opera importante che sarà terminata nel giugno del prossimo anno e inserita in un più ampio recupero e valorizzazione della piazza, che porta proprio il nome di Pio X, e delle strutture parrocchiali: tra qualche mese inizieranno i lavori dl pavimentazione della piazza e poi, assicura il parroco, sono in programma la tinteggiatura e un nuovo impianto di illuminazione della chiesa. All'appuntamento del 2000, quindi, Salzano si presenterà con una veste nuova e dignitosa, per i fedeli della parrocchia e per i pellegrini. Un'operazione di abbellimento, di look? "Niente affatto - sottolinea il parroco, mons. Vardanega - questi lavori devono accompagnarsi ad una riscoperta della figura di questo santo delle nostre terre, della sua opera pastorale". (A.C.)